Rubeis, il sindaco della città, parla di un ipotetico Ospedale nel comune di Guidonia
E’ chiaro che gli ospedali oggi sono pieni perché se tu vai nelle corsie delle strutture sanitarie romane, trovi degenti che non hanno bisogno di essere ospedalizzati e che forse in una piastra di primo soccorso avrebbero risolto velocemente i loro problemi e sarebbero a casa, lasciando invece i posti letto disponibili per chi ne ha bisogno davvero.
Concretamente, ad ora, esistono queste sedi da lei ipotizzate? Concretamente una la stiamo già valutando in questi giorni, ma allo stato attuale non ci sono ovviamente posti letto perché quelli sono contingentati, te li devono dare…Diciamo che c’è questa possibilità, abbiamo parlato pure con l’università “La Sapienza” di Roma: ci darebbe 100 posti letto dei suoi ospedali, stiamo cercando delle strutture idonee a supportarli ma è chiaro che bisogna poi trovare fondi e convenzioni con la Regione.
Stiamo ovviamente parlando di reparti di degenza breve, in via di sperimentazione in tutti i grandi ospedali romani. La Regione Lazio aveva anche ipotizzato e finanziato una struttura ospedaliera, il problema è che quei fondi sono stati trasferiti altrove, un po’ a Tivoli, un po’ a Colleferro, e non l’hanno mai comprata questa struttura quindi bisogna costruire o comprarne una; infilarci i medici non è difficile – ci sono ospedali dove c’è più offerta che richiesta. Quanto alla gestione della struttura fisica e al pagamento del personale che ci lavora, è chiaro che ci deve essere per forza una convenzione della Regione, ecco perché – abbiamo esortato negli ultimi giorni – anche la Regione deve cominciare a razionalizzare bene i suoi soldi.
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